L’acqua è un bene prezioso, lo sappiamo, così come sappiamo che è importante mettere in atto tutte quelle misure che consentono di evitarne l’uso indiscriminato e limitare lo spreco idrico.
Tendenzialmente, però, la sensibilità a questa tematica subisce delle fluttuazioni stagionali perché è l’estate il momento in cui, sollecitati dai sempre più frequenti allarmi siccità, prestiamo maggiore attenzione alla questione idrica.
In realtà ci sono molte azioni che si possono mettere in pratica durante tutto l’anno al fine di limitare il consumo d’acqua.
Il recupero dell’acqua piovana in un’apposita cisterna o in un serbatoio è un gesto molto importante che può davvero fare la differenza, ed è proprio durante i mesi freddi (autunno, inverno e inizio primavera) che è possibile ottenere i migliori risultati.
Ultimamente abbiamo visto come la raccolta della pioggia dal tetto (link art. 1 dicembre) possa avere molti vantaggi, uno dei quali è la sua potabilizzazione o l’agevolazione dello smaltimento di acqua piovana in eccesso con finalità irrigue
Abbiamo visto anche come le cisterne flessibili siano un alleato estremamente efficace per mettere in pratica queste soluzioni sostenibili, ma se andiamo all’atto pratico possono sorgere diversi dubbi. Il primo ha a che fare con il dimensionamento della cisterna per l’acqua piovana.
Quanto grande deve essere il serbatoio per l’accumulo dell’acqua piovana? Vediamo quali sono le variabili e i fattori da considerare per non commettere errori nel dimensionamento dell’impianto di recupero dell’acqua piovana.
Scopi e usi della raccolta dell’acqua piovana.
L’acqua piovana può essere usata in molti modi, a seconda che sia stata resa potabile (in seguito a un processo di filtrazione e depurazione) o venga usata direttamente:
- POTABILE: l’acqua piovana potabilizzata può trovare impiego in molti usi domestici. Può essere usata per l’igiene personale, per alimentare i sanitari del bagno, per cucinare o per far funzionare la lavastoviglie. In generale, è stato calcolato che l’acqua piovana può sostituire il 50% del consumo medio d’acqua domestica.
L’acqua potabile è indispensabile anche in ambito industriale, in particolar modo nei settori della produzione alimentare, farmacologica e cosmetica.
- NON POTABILE: Quando non filtrata per divenire potabile l’acqua piovana stoccata in una cisterna o in un impianto di recupero diventa estremamente preziosa in ambito:
- agricolo: irrigazione di campi, colture e frutteti, consumo animale e pulizia,
- industriale: l’acqua piovana diventa una preziosa risorsa antiincendio, come acqua di processo o di lavaggio e per i cicli termici,
- civile: l’uso domestico dell’acqua piovana non potabile alimenta il WC e la lavatrice. L’utilizzo pubblico assolve ai bisogni di pulizia delle strade, l’alimentazione dei sistemi di riscaldamento/raffreddamento, l’irrigazione di parchi e giardini pubblici, l’alimentazione di fontane vasche e piscine.
I fattori per il dimensionamento della cisterna per acqua piovana
La finalità d’uso è un importante elemento da prendere in considerazione per individuare il giusto dimensionamento dell’impianto per il recupero dell’acqua piovana. Vediamo quali sono gli altri:
- Volume d’ acqua recuperabile: questo valore si ottiene moltiplicando la piovosità media annuale per un coefficiente di perdita legato alla natura della superficie di raccolta (un tetto piano avrà un coefficiente più basso di un tetto a spiovente coperto da tegole) e per la dimensione della superficie di raccolta:
Precipitazioni x Coefficiente x Superficie
- Fabbisogno idrico: per identificare questa quantità bisogna definire lo scopo per cui si vuole riutilizzare l’acqua piovana e fare riferimento a tabelle che indicano approssimativamente il consumo idrico per quello scopo. Noi, ad esempio, abbiamo calcolato il carico idrico per l’irrigazione di orto e giardino.
Le cisterne morbide di Eco Tank
Una volta trovati questi fattori sarà facile calcolare il dimensionamento della cisterna per l’acqua piovana e trovare, tra le nostre proposte, quella più adatta. Nel caso dal calcolo emergesse una capienza che non è presente tra i nostri modelli standard, i nostri esperti potranno progettare e realizzare un cisterna ad hoc.
Eco Tank progetta e produce cisterne flessibili da oltre 70 anni e la grande esperienza maturata in questo temo ci ha insegnato quanto importante sia la flessibilità e la capacità di accontentare anche le esigenze più particolari.
Per garantire la qualità dei nostri prodotti usiamo esclusivamente poliestere di origine europea e fabbrichiamo le cisterne interamente in Italia. Tutti i nostri prodotti, dai modelli più piccoli, fino a quelli più capienti sono trattati per resistere alle condizioni ambientali più estreme (temperature comprese tra -30 °C e + 70 °C) e contrastare la formazione di alghe e muffe.
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