Smaltimento dell’acqua piovana: con le cisterne morbide è più facile

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Lo smaltimento dell’acqua piovana è tanto importante quanto il suo recupero e i sempre più frequenti allagamenti provocati da acquazzoni, nubifragi e bombe d’acqua lo stanno dimostrando.

In autunno e inverno, quando le precipitazioni sono più abbondanti, l’eventuale accumulo e il ristagno della pioggia su tetti e coperture possono provocare seri danni a case ed edifici, compromettendo il benessere della struttura e provocando infiltrazioni, muffe o altri danni destinati a peggiorarne la salubrità.

Ma anche il ristagno nei cortili, nelle piazze o comunque negli spazi esterni rivestiti con superfici impermeabili quali il cemento o le piastrelle può rivelarsi un problema se non correttamente gestito. Per questa ragione è fondamentale il ricorso a un apposito impianto di scolo che preveda un sistema di canalette, pendenze, pozzetti o cisterne e condotte di raccolta e scarico.

La corretta gestione dell’acqua piovana e il suo smaltimento si rivelano essenziali anche quando ci siano locali interrati o seminterrati posti al di sotto del manto stradale, come nel caso di garages o parcheggi collegati direttamente alla strada.

Tanto è acqua…

Purtroppo non è così La pioggia non è semplicemente acqua perché le condizioni di inquinamento della nostra atmosfera fanno sì che nella sua caduta verso il suolo si carichi di sporcizia, metalli pesanti, particelle, smog e quant’altro. Inoltre, come abbiamo sottolineato nel nostro approfondimento sulla potabilizzazione dell’acqua piovana (link art. 1 nov2022), la pioggia ha un Ph leggermente acido –compreso tra 5 e 7– che inquinamento ed esalazioni industriali possono aggravare e portare fino a valori compresi tra 4 e 4.6.

Alla natura dell’acqua meteoritica bisogna poi aggiungere il fatto che la sua discesa porta con sé piccoli detriti quali foglie, piume, rametti, polveri e molto altri elementi che incontra sulla propria strada.

I danni del mancato smaltimento dell’acqua piovana

I danni provocati dalla mancata eliminazione delle acque meteoritiche in eccesso sono di natura:

  • estetica: le precipitazioni non convogliate da un corretto e funzionante sistema di smaltimento dell’acqua piovana possono scorrere lungo le pareti degli edifici rovinandone l’aspetto, deteriorando la vernice di copertura dell’edificio e dando vita a spiacevoli chiazze, aloni e striature. Per quanto riguarda gli spazi esterni, il rischio è quello di un allagamento che potrebbe sollevare le piastrelle, dissestare il terreno o trasportare fango, ramoscelli ed erba che rimarrebbero poi depositati una volta smaltita l’acqua,

 

  • funzionale: l’insistere dell’acqua sulle pareti e le coperture di un edificio possono dar vita a pericolose infiltrazioni capaci di comprometterne la stabilità, ma anche a muffe e funghi che renderebbero gli ambienti poco salubri. Inoltre, alla lunga, l’acqua arriverebbe deteriorare irreparabilmente i serramenti. Nel caso di garages e parcheggi interrati il pericolo è quello di allagamento, mentre per quanto riguarda piazze, terrazze o cortili interni il rischio riguarda la compromissione del fondo e l’inagibilità dello spazio, oltre che l’accumulo di detriti e sporcizia.

Dove va a finire l’acqua piovana?

Allo scopo di evitare effetti di dilavamento che potrebbero comportare importanti danni estetici e funzionali in tutti i casi citati è fondamentale, in fase di progettazione di un edificio o di uno spazio esterno, prevedere la presenza di un sistema di canalizzazione che agevoli il deflusso delle acque meteoritiche verso la rete fognaria. La pioggia, infatti, può essere smaltita direttamente nelle fognature, qualora non venga convogliata verso un terreno capace di assorbirla, come accade quando tubature e grondaie sboccano sul giardino.

I sistemi più comuni e diffusi che tutti siamo abituati a vedere sono le grondaie e i pluviali che raccolgono e inviano la pioggia verso il sistema fognario. Anche le canalette di drenaggio fanno parte di un corretto sistema di compluvi e displuvi finalizzato allo smaltimento dell’acqua piovana e un ruolo fondamentale è svolto dai collettori. Pozzi, cisterne, caditoie (punti di raccolta con griglia) sono indispensabili qualora l’accesso alla rete fognaria non possa essere diretto.

Il ruolo delle cisterne morbide nello smaltimento dell’acqua piovana

Coma appena sottolineato un compito molto importante nello smaltimento dell’acqua piovana è svolto dai collettori ovvero da quelle zone in cui viene accumulata l’acqua piovana che non può essere mandata direttamente alla fognatura.

Nel caso di grandi aree verdi, ad esempio, si ricorre al posizionamento interrato di cisterne in cemento che una volta riempite possono essere usate come serbatoi per l’irrigazione dello spazio verde stesso.

Si tratta di una soluzione pratica che, però, comporta comunque un intervento invasivo dal punto di vista edilizio e da quello della ambientale. Il ricorso a una cisterna flessibile come quelle progettate e prodotte da Eco Tank potrebbe ridurre l’impatto di questa forma di raccolta e smaltimento dell’acqua piovana.

Smaltimento dell’acqua piovana o riciclo? Perché non entrambi.

Le cisterne morbide, inoltre, si rivelano estremamente efficaci nella gestione di situazioni improvvise o emergenziali perché la facilità di trasporto e installazione che le caratterizza consente di metterle in opera velocemente. Nel caso di inaspettate bombe d’acqua che potrebbero sovraccaricare e mettere in difficoltà il sistema di smaltimento dell’acqua piovana, le cisterne morbide diventano un aiuto essenziale.

Con capienze che arrivano fino a 100.000 litri sono perfette per raccogliere le acque meteoritiche in eccesso e alleggerire l’impegno del sistema di smaltimento.

Una volta riempita la cisterna potrà essere scaricata nelle fognature in un secondo momento quando il ristabilirsi delle normali condizioni climatiche consentirà di svolgere questa operazione in sicurezza.

Oppure si potrà procedere al riciclo e al riutilizzo dall’acqua piovana raccolta durante il temporale.

Con i serbatoi flessibili di Eco Tank, infatti, è possibile stivare l’acqua piovana per riutilizzarla a scopi irrigui o per altre finalità:

Perché scegliere Eco Tank

Le cisterne morbide Eco Tank sono frutto di un lavoro e un’esperienza ultradecennali. Da oltre 70 anni, infatti l’azienda progetta e realizza serbatoi flessibili capaci di soddisfare i più elevati livelli qualitativi.

Ogni cisterna viene fornita con:

  • 1 valvola "troppo pieno",
  • 2 bocchette di carico/scarico premontate
  • .2 valvole a sfera per il riempimento/svuotamento della cisterna.
  • 2 portagomma per il collegamento di tubazioni da 32/38 mm
  • 2 adattatori per tubazioni da 50 mm

In questo modo è possibile collegare la cisterna alle grondaie, ai pluviali o alle canalette di scolo per facilitare il deflusso dell’acqua raccolta.

Oltre ai formati standard e alla raccorderia prevista Eco Tank il nostro ufficio tecnico fornisce anche un servizio di progettazione e realizzazione di cisterne su misura per rispondere a tutti i tipi di esigenza di stoccaggio.

Contattaci se vuoi scoprire tutti i vantaggi delle nostre cisterne morbide.


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